![]() Contenuti disponibili 1) Definizione pesi velivolo 2) Definizione trittico velivolo 3)Tracciamento curve Cl-alfa e Cl-Cd profilo medio velivolo 4) Tracciamento curve Cl-alfa e Cl-Cd ala isolata velivolo 5) Tracciamento curve Cl-alfa e Cl-Cd velivolo completo 6) Tracciamento curve Cl-alfa e Cl-Cd velivolo con flaps |
Aircraft Design
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Diagrammi
Cl-α e Cl-Cd velivolo
completo
|
Aeroplano |
DC-8-62 |
DC-8-63 |
DC-9-10 |
D9-9-20 |
dc-9-30 |
Carenature guide flaps |
0.12 |
0.12 |
0.69 |
0.97 |
0.69 |
Componenti impianto di condizionamento |
0.84 |
0.82 |
0.25 |
0.24 |
0.24 |
Generatori di vortici |
- |
- |
0.30 |
0.29 |
0.29 |
Alette antiscorrimento FENCE e stall strips |
- |
- |
0.99 |
- |
- |
Altro (antenne, luci, etc.) |
0.25 |
0.25 |
- |
- |
- |
Totale |
1.21% |
1.19% |
2.23% |
1.50% |
1.22% |
INTERFERENZE AERODINAMICHE
Per interferenza aerodinamica, si intende il contributo alla resistenza aerodinamica totale dovuto ai vortici che si vengono a formare nelle zone di intersezione della varie parti strutturali/aerodinamiche del velivolo.
Si considera quindi l’interferenza aerodinamica tra ala e la fusoliera e tra ala ed i motori.
Se invece i motori fossero collegati alla fusoliera, occorrerebbe considerare l’interferenza tra fusoliera ed i motori. Occorrerebbe considerare anche l’interferenza tra fusoliera e piani di coda; tale contributo si può comunque considerare trascurabile.
Quindi
Cdinterferenza = Cdint ala motori + Cdint ala fusoliera
oppure, se i motori fossero collegati alla fusoliera
Cdinterferenza = Cdint fusoliera motori + Cdint ala fusoliera
Per il calcolo di ognuno dei termini sopra riportati, si può utilizzare la seguente formula
quindi
Cdint tot = Cdintala-fusoliera + Cdintala-motori
di conseguenza, ipotizzando un velivolo plurimotore con motori sulle ali
dove
CLpm = coefficiente di portanza del profilo medio
λ = allungamento alare
Skfusoliera = superficie frontale massima fusoliera
Skmotore = superficie massima motori
S = superficie alare
h = coefficiente correttivo che si individua con il seguente diagramma
Si individua sopra l’asse delle ascisse il valore dell’allungamento alare del nostro velivolo. Di seguito si sale in verticale fino ad individuare la curva di nostro interesse e si legge sull’asse delle ordinate il corrispondente valore del coefficiente correttivo h.
Per l’interferenza tra l’ala ed una fusoliera a sezione circolare, si considera la curva c
Per l’interferenza tra l’ala ed una fusoliera a sezione quadrangolare (senza installazione motrice nel muso), si considera una curva intermedia tra a e c,
Per l’interferenza tra l’ala ed una fusoliera avente motore installato nel muso, si considera la curva a
Per l’interferenza tra l’ala ed una gondola motrice con motore a reazione, si considera la curva d
Per l’interferenza tra l’ala ed una gondola motrice, con elica si considera la curva b
Riguardo invece il coefficiente u, esso è lo stesso che si è preso in considerazione nella procedura illustrata per l’ala isolata, ed è determinabile con il suo relativo diagramma.
Sull’asse delle ascisse si individua il valore del rapporto di rastremazione dell’ala del velivolo (Taper Ratio). Si sale in verticale fino ad intercettare la curva caratterizzata dall’allungamento alare dell’ala (Aspect Ratio).
Considerando ad esempio un allungamento alare avente valore 6.5 ed un rapporto di rastremazione pari a 0.8, il valore del coefficiente correttivo u sarebbe pari a u = 0.9825
E’ importante notare che il Cdinterferenza varia al variare del coefficiente di portanza del profilo medio, quindi varia al variare dell’angolo di incidenza. Occorre ricordare anche che, come visto nel capitolo dell’ala isolata, si ha che CLpm = CLalaisolata (quello che varia è il corrispondente angolo di incidenza, che fa variare la pendenza dell’ala isolata).
CARRELLO DI ATTERRAGGIO
Il contributo alla resistenza aerodinamica dovuto al carrello di atterraggio viene considerato nel tracciamento della polare del velivolo completo con carrello fisso.
Nel caso del velivolo con carrello retrattile, avremo due differenti polari del velivolo completo, ossia la polare del velivolo con carrello retratto e la polare del velivolo con carrello estratto (per decollo ed atterraggio).
Per calcolare il contributo del carrello di atterraggio si può procedere nel seguente modo:
Cdcarrello = Cdruote + Cdgambe
dove
Sruota = superficie frontale ruota = (altezza ruota) x (larghezza battistrada)
S = superficie alare
dove
Dgamba = diametro della gamba del carrello
Lgamba = lunghezza della gamba del carrello
Nel caso in cui il carrello sia a balestra, il Cdgambe viene sostituito da Cdbalestra
Il coefficiente di resistenza della balestra (che consideriamo dotata di una carenatura aerodinamica) si andrà a calcolare in modo analogo a quanto visto per l’ala ed i piani di coda, quindi anche per la balestra abbiamo due contributi
resistenza di base (relativa alla resistenza di forma-scia).
resistenza dovuta all’attrito aerodinamico del fluido aria sulla superficie della balestra
Quindi
Cdbalestra = Cdbalestra base + Cdbalestra attrito
Resistenza di base
Il relativo coefficiente di resistenza Crbalestra base si può calcolare con la seguente formula
dove
Cdobalestra = coefficiente di resistenza del profilo alare utilizzato per la balestra corrispondente a CL=0; oppure per esso si può prendere in considerazione la seguente tabella:
Sbalestra = superficie in pianta della balestra
S = superficie alare
Resistenza di attrito
Praticamente si procede con la stessa procedura adottata per l’ala ed i piani di coda, avendo l’accortezza di considerare la corda media aerodinamica della balestra.
Si può calcolare con la consueta formula.
dove
con
M = numero di Mach = (velocità di crociera) / (velocità del suono alla quota del punto di progetto)
Re = numero di Reynolds
Come valore del numero di Reynolds occorre considerare il valore più piccolo tra quello calcolato con riferimento la corda media aerodinamica e quello che viene indicato con Recutoff.
Occorre quindi calcolare il valore dei due numeri di Reynolds e poi prendere in considerazione il valore minore.
Riguardo al numero di Reynolds riferito alla corda media aerodinamica della balestra, esso si calcola nel seguente modo
Dove μ = viscosità cinematica alla quota di crociera
Riguardo il numero di Reynolds denominato come Recutoff, esso si calcola in due modi differenti, a seconda che siamo in campo subsonico o supersonico.
In campo subsonico
In campo supersonico invece
con
L = corda media aerodinamica della balestra
k = rugosità superficiale della balestra a ricavabile dalla consueta tabella
Tale tabella riporta il valore della rugosità k in base alla finitura superficiale della struttura del velivolo.
Riguardo invece la superficie bagnata della balestra possiamo calcolarla in modo analogo ai piani di coda
dove
Sexp = superficie esposta.
Sexp = (superficie in pianta balestra) – (superficie in pianta balestra contenuta nella fusoliera)
Per determinare il valore del fattore di forma Kfbalestra, si prende in considerazione lo stesso diagramma utilizzato per i piani di coda. Nel caso particolare della balestra l’angolo di freccia sarà nullo.
In tale diagramma si individua sopra l’asse delle ascisse lo spessore relativo definito come:
t/c = (spessore massimo medio profilo alare balestra)/(corda media profilo alare balestra)
Si sale poi in verticale nel diagramma, fino ad intercettare la curva caratterizzata dall’angolo di freccia, che in questo caso è nullo. Di conseguenza, si individua sull’asse verticale il valore del fattore di forma K.
MONTANTE ALARE
Nel caso in cui l’ala fosse controventata, occorrerà considerare ai fini della resistenza aerodinamica anche il contributo dei montanti alari.
Si procede in modo simile a quanto fatto per i piani di coda.
Supponendo che il montante alare sia provvisto di una carenatura aerodinamica, La sua resistenza aerodinamica presenterà due contributi
resistenza di base (relativa alla resistenza di forma-scia).
resistenza dovuta all’attrito aerodinamico del fluido aria sulla superficie del montante alare
Cdmontante = Cdmontante base + Cd montante attrito
Resistenza di base (resistenza di forma-scia).
Questo contributo può essere calcolato con la seguente formula:
Cdomontante = coefficiente di resistenza del profilo alare utilizzato per montante corrispondente a Cp=0, oppure per esso si prende in considerazione la seguente tabella
Dmontante = spessore massimo del montante
Lmontante = lunghezza montante alare.
Resistenza di attrito
Praticamente si procede con la stessa procedura adottata per l’ala ed i piani di coda, avendo l’accortezza di considerare la corda media aerodinamica della balestra.
Si può calcolare con la consueta formula.
dove
con
M = numero di Mach = (velocità di crociera) / (velocità del suono alla quota del punto di progetto)
Re = numero di Reynolds
Come valore del numero di Reynolds occorre considerare il valore più piccolo tra quello calcolato con riferimento la corda media aerodinamica e quello che viene indicato con Recutoff.
Occorre quindi calcolare il valore dei due numeri di Reynolds e considerare poi il valore minore.
Riguardo al numero di Reynolds riferito alla corda media aerodinamica della balestra, esso si calcola nel seguente modo
Dove μ = viscosità cinematica alla quota di crociera
Riguardo il numero di Reynolds denominato come Recutoff, esso si può calcolare in due modi differenti, a seconda che siamo in campo subsonico o supersonico.
In campo subsonico
In campo supersonico invece
con
L = corda media aerodinamica del montante
k = rugosità superficiale della balestra a ricavabile dalla consueta tabella
Tale tabella riporta il valore della rugosità k in base alla finitura superficiale della struttura del velivolo.
Riguardo invece la superficie bagnata del montante possiamo calcolarla in modo analogo ai piani di coda
dove
Sexp = superficie esposta.
Sexp = (superficie in pianta montante) – (superficie in pianta montante contenuta nella fusoliera)
Per determinare il valore del fattore di forma Kfbalestra, si prende in considerazione lo stesso diagramma utilizzato per i piani di coda. Nel caso particolare del montante, l’angolo di freccia sarà nullo.
In tale diagramma si individua sopra l’asse delle ascisse lo spessore relativo definito come:
t/c = (spessore massimo medio profilo alare montante)/(corda media profilo alare montante)
Si sale poi in verticale nel diagramma, fino ad intercettare la curva caratterizzata dall’angolo di freccia, che in questo caso è nullo. Di conseguenza, si individua sull’asse verticale il valore del fattore di forma K.
Un’ala controventata presenta due montanti alari.
Di conseguenza, il valore ottenuto per un montante dovrà essere moltiplicato per due.
FLAPS
Il contributo alla resistenza aerodinamica dovuto ai flaps è da considerare solo nel momento in cui essi vengono estratti. Inoltre, la loro estrazione comporta soprattutto un aumento della portanza aerodinamica, e quindi si viene a modificare anche la curva Cp-α.
Il loro contributo alla portanza aerodinamica ed alla resistenza aerodinamica verrà trattato nel successivo capitolo.
TRACCIAMENTO CURVA POLARE Cp-Cr VELIVOLO COMPLETO.
Si hanno ora tutti i parametri per poter tracciare la curva Cp-Cr del velivolo completo.
Ai fini pratici è conveniente riportare tutti i dati in forma tabellare
1 |
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6 |
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10 |
11 |
12 |
13 |
CLala isolata |
Cdala isolata |
Cdala |
Cd |
Cd |
Cd |
Cd |
Cd |
Cd miscellanea |
Cd inteferenza |
Cd velivolo completo |
Cd carrello |
Cd velivolo completo carrello estratto |
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Nel caso in cui l’ala fosse controventata, occorrerebbe aggiungere anche la resistenza dovuta ai montanti.
Nella colonna 1 e nella colonna 2 vengono inseriti i valori di CL e Cd dell’ala isolata, calcolati nel capitolo precedente. Considerando quindi la polare CL-α dell’ala isolata, ogni cella di queste due colonne riporterà un valore differente.
Nelle colonne 3,4,5,6,7,8, 9 e 10 verranno invece inseriti i valori calcolati nei paragrafi precedenti. Le colonne 3,4,5,6,7,8,9 avranno valore costante in tutte le righe della colonna stessa.
Nella colonna 10, invece, ogni cella avrà un valore differente, poiché Cdinterferenza varia al variare del valore del coefficiente di portanza del profilo medio CLpm.
Come visto nel capitolo dell’ala isolata, CLpm = CLalaisolata (quello che varia è il corrispondente angolo di incidenza che fa variare la pendenza dell’ala isolata).
Nella colonna 11 si riporta la somma dei valori riportati nelle colonne 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10.
Siccome ogni riga delle colonna 2 e 10 riporta un valore differente, si ha di conseguenza che anche ogni riga della colonna 11 riporterà un valore differente.
Riportando sopra l’asse delle ascisse i valori della colonna 1 e sopra l’asse delle ordinate i valori della colonna 11, si riesce a disegnare la polare CL-α del velivolo completo con carrello retratto.
E’ da notare che si assume che il CL del velivolo completo coincide con il CL dell’ala isolata,
CLvc = CLai
Questo è dovuto al fatto che il contributo alla portanza dovuto alla fusoliera viene considerato nella definizione della superficie alare S. La superficie alare S comprende infatti anche della porzione dell’ala contenuta all’interno della fusoliera, proprio per tenere conto del contributo alla portanza aerodinamica da parte della fusoliera.
Di conseguenza la curva CL-α del velivolo completo coincide con la curva CL-α dell’ala isolata.
La colonna 13 riporta i valori ottenuti dalla somma dei valori della colonna 11 e della colonna 12.
Riportando sopra l’asse delle ascisse i valori della colonna 1 e sopra l’asse delle ordinate i valori della colonna 13, si riesce a disegnare la polare CL-α del velivolo completo con carrello estratto.
Si nota che passando dall’ala isolata al velivolo completo con carrello retratto e con carrello estratto, le curve tengono ad alzarsi.